NAPOLI

Sono stato innumerevoli volte a Napoli anche se ho pututo apprezzare solo poche volte la sua particolare bellezza. I vicoli, la gente, il mare, l’arte, le chiese e il cibo, cose tanto uniche quanto rare - soprattutto economiche - che affascinano ogni giorno persone provenienti da tutto il mondo. È lontana circa 45 minuti di auto da casa mia e ho deciso di parlarne perché questa volta ci sono stato per una visita particolare. Uno dei miei idoli è Steve McCurry e al PAN di Napoli c’è - fino al 2 Febbraio 2017 - una sua mostra intitolata "Senza Confini". Mi sono svegliato molto presto e mi sono recato in città. Al mio arrivo, il PAN era ancora chiuso, quindi mi sono deliziato con una bella colazione diversa dal solito da Birdy's Bakery, non lontano dalla mostra. Sono del parere che appena arrivati a Napoli si deve assolutamente fare colazione e in generale assaggiare i prodotti tipici, così come in Sicilia si fa colazione con granita e treccia al sesamo o cassata al forno, oppure a Valencia dove si gusta la paella valenciana, a Napoli si deve mangiare la sfogliatella, ma io di sfogliatelle, ricce o frolle che siano, ne ho mangiate fin troppe quindi opto per un bel French Toast ai frutti rossi e un Milkshake Vaniglia e Oreo®. Da Birdy’s Bakery c’era un piacevole clima natalizio (come potete vedere dalle foto). Ci sono stato altre volte, ma si sa, a Natale è tutto più magico.
Finita la colazione, senza nessuna sosta mi dirigo al PAN. Il biglietto costa solo 5€ ai minori di 26 anni. Secondo Piano, audioguida ed entro! Da questo punto in poi non ho molto da dire, sarò ripetitivo ma preferisco far parlare le foto. Ero come quei piccoli vulcani di fuochi di artificio che i bambini accendono a Capodanno. Ad ogni foto un emozione diversa, quei colori, quei luoghi, quelle persone, tutto così raro e vero. Osservo il periodo di foto in bianco e nero, scruto la prima sala, poi la seconda e all’improvviso, nel salone centrale, lei: Sharbat Gula, la Ragazza Afghana. Simbolo mondiale, una foto che conosce anche il vento d’Autunno, la foto, quella foto che ha reso Steve McCurry, Steve McCurry, la foto che ha cambiato l’idea di guerra, che ci ha fatto conoscere la situazioni in cui vivevano gli afghani durante il periodo di terrore. 
Mi sono emozionato. 
A sinistra un’altra foto di rilevante importanza: la ragazza afghana - ormai donna - dopo trent’anni ritrovata grazie ai tanti sforzi da parte di McCurry e della sua troupe. È nella stessa posizione ma in abiti viola sempre rovinati e il viso consumato dalla dura vita in Afghanistan. Gli occhi, solo gli occhi sono quelli di sempre, verdi, curiosi, profondi!
Sono stato circa 20 minuti qui, non ricordo bene - “i ricordi dilatano il tempo” - ho sfogliato il libro di Gianni Riotta Il mondo di Steve McCurry (che mi sono regalato a Natale) e ho scattato più di una dozzina di foto, felice come un bambino in un parco giochi,  poi sono passato alla sala in cui sono esposte le foto del periodo in Kuwait e negli Usa (paese natale di Steve McCurry), tra cui una delle mie foto preferite “Cammelli vicino ai pozzi di petrolio in fiamme” ma anche le foto dell’attentato dell’ 11 Settembre 2001 al World Trade Center, New York – tra le varie, incredibile questa storia in quanto McCurry ritorna a Manhattan il 10 Settembre da un viaggio in giappone a cui lui tiene molto. Arriva nel suo studio (a non molti isolati dalla tragedia) ne un giorno prima ne un giorno dopo, non so se considerare fortunata questa cosa, ma di sicuro ha potuto testimoniare con le sue foto anche questo importantissimo quanto triste episodio! – È nel suo studio quando riceve una telefonata in cui viene invitato a dare un occhiata fuori dalla finestra. Nessuno aveva capito che quel fumo non era provocato da un semplice incendio, ma da due aerei della United Airlines dirottati e diretti - per mano di al-Qãida - alle Torri Gemelli. 
Le foto tristamente spettacolari.



Credo che tornerò a far visita alla mostra prima che questa termini. Sotto il post Vi lascio le informazioni su Steve McCurry, il link delle mie foto preferite, del libro che ho acquistato e ovviamente le foto della giornata.


link:
Birdy's Bakery (clicca qui)
PAN (Palazzo delle Arti di Napoli) (clicca qui)
Steve McCurry (clicca qui)
"Cammelli vicino ai pozzi di petrolio in fiamme, Kuwait" (clicca qui)
"La Ragazza Afghana" (clicca qui)
"La Ragazza Afghana" - oggi (clicca qui)
"Il mondo di Steve McCurry" di Gianni Riotta (mondadoristore.it)
















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