Left to drown - Avaaz

 


Dear friends,
Johanna just wanted her tiny baby to have a life worth living.
So fleeing violence, poverty, and hunger, she gambled on a flimsy, inflatable dinghy -- hoping it would take them to the safety of Europe. But it ended in tragedy.
The boat deflated, and 6-month-old baby Joseph died.
Over 900 people have drowned in the Mediterranean this year -- it could be THOUSANDS if it wasn't for humanitarian rescue boats. And that's the problem: some EU countries are now shamefully blocking those civilian rescue missions from leaving port.
All but one.
In the entire Mediterranean, there's now just one civilian rescue boat still operating: the Open Arms. Their commitment is incredible, facing violent coast guards, stormy seas, and daily heartbreak. They've rescued over 60,000 people from the sea -- and they're desperate for funding. We can help.
Many of us are facing serious challenges of our own -- but this is our chance to be a lifeline for some of the world's most vulnerable, people who may otherwise be left to drown, miles out at sea. 
If enough of us chip in, we could help fund this rescue ship through the icy winter weeks, support other missions fighting through administrative red tape, and supercharge our fights for human rights everywhere. Donate what you can now:
€10 helps rescue 1 person
€20 helps rescue 2 persons
€50 helps rescue 5 persons
€99 helps rescue 10 persons
€200 helps rescue 20 persons
OTHER AMOUNT
These aren't just migrants, or immigrants, or refugees. They are humans: ordinary people in the most terrifying circumstances, just trying to live their lives and keep their families safe. We can't look away.
And yet that's exactly what the EU is doing: funding cruel detention centres, drone surveillance, and violent patrols to keep people trapped in countries like Libya, away from its shores. Civilians shouldn't have to run rescue missions -- but the Open Arms crew and others are being forced to step in, saving thousands who might otherwise be left to drown.
But it's incredibly expensive work -- and as the only civilian rescue boat currently operating in the Mediterranean, the area they cover is beyond massive, and this is the most freezing, dangerous time of the year. They need urgent funding, and if enough of us chip in, we could:
  • Help fund Open Arms rescue missions through this critical winter period;
  • Provide emergency food, life vests, and hygiene kits to people being rescued;
  • Fund administrative battles to cut through red tape stopping other rescue missions;
  • Power our human rights campaigning to protect vulnerable people around the world.
Our donations will save lives, it's that simple. And in another world, it could be us on those tiny boats, holding our youngest, desperately hoping that help will come. We can be that help -- chip in what you can now:
€10 helps rescue 1 person
€20 helps rescue 2 persons
€50 helps rescue 5 persons
€99 helps rescue 10 persons
€200 helps rescue 20 persons
OTHER AMOUNT
For years our movement has stood by the world’s most vulnerable -- whether it’s refugees fleeing war-torn Syria, the Rohingya running from genocide, or Yemen's starving children. We do it because every single life is precious -- no matter where you're from, or the colour of your skin. This is a moment to stand by that belief again, reaching out, with open arms.
With fierce hope and determination -- always,
Camille, Mike, Patricia, Mohammad, Marigona, Aloys, Bert and the whole team at Avaaz
PS: The cost estimates above come from the average expenses incurred by civilian rescue missions like Open Arms to take people on board the ship and cover their upkeep with emergency assistance.

PPS - This might be your first donation to our movement ever. But what a first donation! Did you know that Avaaz relies entirely on small donations from members like you? That's why we're fully independent, nimble and effective. Join the over 1 million people who've donated to make Avaaz a real force for good in the world.

Fondazione Buzzi - La Musica di Peppa Pig per i Bambini dell’Ospedale Buzzi di Milano


Milano, 11 novembre 2020 

Peppa Pig, la serie animata amata dai bambini in età prescolare (in chiaro su Rai Yo Yo), in vista del Natale e in questa particolare fase dell’emergenza vuole portare un po' di gioia a tutti quei piccoli pazienti che occupano le stanze della Fondazione Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano, centro di riferimento per la cura specialistica in campo materno e infantile. Con questo obiettivo Peppa e i suoi amici hanno deciso di tradurre una delle hit di maggior successo Bing Bong Zoo in italiano e di attivare una campagna di Digital PR a sostegno della raccolta fondi #AssenzaDiGravità. La raccolta voluta dalla Fondazione Buzzi è destinata alla realizzazione di un nuovo padiglione dell’ospedale al fine di soddisfare la grande domanda per le cure specialistiche della struttura. Nell’immediato, intanto Peppa donerà attraverso ABIO – Associazione per il Bambino in Ospedale i suoi strumenti musicali giocattolo e pupazzi sonori per portare un po' di musica nelle camerette dell’ospedale.

La musica è uno degli ingredienti più importanti a sostegno del successo planetario che ha ottenuto Peppa Pig: grazie ad essa, Peppa è entrata nelle case e nei cuori di tantissimi piccoli affezionati ma soprattutto gli ha divertiti, insegnandoli fatti e aneddoti che hanno arricchito il loro bagaglio culturale. Sì, perché Peppa è uno di quei classici personaggi che educa divertendo. Bing Bong Zoo, la nuova canzone che Peppa ha deciso di tradurre in italiano per supportare questa campagna attorno al Buzzi, non fa eccezione, anzi: insegna ai piccolini alcuni comportamenti degli animali attraverso i loro suoni e movimenti più iconici – da come fa il pinguino, alla scimmietta e passando per il coccodrillo.

Bing Bong Zoo sarà al centro di #BallaConPeppa, la campagna di Digital PR che Peppa Pig promuove per raccogliere fondi a favore dell’iniziativa #AssenzaDiGravita. La campagna, che si focalizzerà principalmente su Instagram, coinvolgerà diversi genitori influencer in divertenti balletti e karaoke sulle note di Bing Bong Zoo per attirare l’attenzione del loro seguito e incentivarlo a visualizzare il video dedicato alla hit su YouTube. Per ogni visualizzazione, Peppa Pig donerà del denaro ad #AssenzaDiGravita.

La campagna partirà il 23 novembre e terminerà il 6 dicembre. Partecipare è facile: basta visualizzare il video dedicato a Bing Bong Zoo su YouTube o in streaming a uno di questi due link (vedi sotto). E se lo si desidera condividere sui propri social attraverso l’hashtag #BallaConPeppa.

LINK alla pagina YouTube di Peppa Pig

LINK alla pagina streaming

Acqua degli Dei - L’ essenza della Calabria

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Sono sempre stato rapito dai racconti omerici. Che siano suoi o no, Liliade e l’Odissea di Omero, sono dei capolavori. Il lungo viaggio di Odisseo, meglio conosciuto come Ulisse, i mostri Scilla e Cariddi, il canto delle Sirene e tutti gli stratagemmi e le peripezie che si affrontano lungo tutti i canti ritengo siano così avvincenti!

La cosa che più mi affascina, però, è proprio il fatto che gli scenari descritti in quei canti siano così vicini a casa mia: il Lazio, la Campania, la Sicilia o la Calabria, luoghi meravigliosi, che racchiudono bellezza e mistero, regioni che fanno parte del meraviglioso paese Italia!

Come ha detto Oscar Farinetti, siamo molto fortunati ad essere nati nel luogo più ricco del pianeta. La patria del basilico, della pasta, dello zafferano, della liquirizia, del mirto più buoni al mondo! L’italia - che è solo lo 0,58% del mondo - è il paese con settemila specie di vegetali mangiabili e 58 mila specie diverse di animali e che conta il più alto numero vitigni e dei cultivar di olive!

L’italia è bella da Nord a Sud e - ritornando ai racconti omerici - oggi voglio parlare della Calabria, una regione bellissima, che ho potuto in parte visitare questa estate, nello specifico di Tropea! Ho sempre passato le vacanze tra la Spagna, Francia e Isole varie, senza mai accorgermi di cosa avessi intorno, o meglio lo sapevo ma probabilmente non ci davo il giusto valore. L’unica e sola cosa che posso definire positiva durante questa grave emergenza sanitaria è - infatti - la consapevolezza che  quello che io definisco semplicemente casa è il luogo più bello al mondo, un prezioso contenitore di cultura, storia, arte e biodiversità.


Tropea è stata davvero una scoperta, oltre alla cipolla rossa e il mare cristallino, ho trovato anche bellissime persone ad accogliermi proprio come Francesca retail manager dello store Acqua degli Dei di Tropea, insieme a lei ho avuto la possibilità di conoscere il marchio di cui mi sono innamorato subito; uso quotidianamente i prodotti e vorrei che non finissero mai! Tropea, così come l’intera Calabria è sinonimo di tradizione ma anche avanguardia, mare e montagna, bergamotto e clementine, e i tramonti su Stromboli che lasciano senza fiato e ovviamente il mare e la lunga storia che è nascosta in esso! 



*invitedby

E proprio tutto questo è presente nei prodotti firmati Acqua degli Dei. Il marchio rappresenta l’essenza della Costa degli Dei e il fascino di antiche leggende racchiusi in una linea di prodotti capace di far rivivere, ad ogni utilizzo, il ricordo intenso delle meraviglie della Calabria.

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Il prodotto che vedete in foto è una delle novità in casa Acqua degli Dei, si tratta del BergaMiele il sapone artigianale rinfrescante, idratante e delicatamente profumato, formulato con materie prime selezionate. Si prende cura della pelle di viso, mani e corpo svolgendo una delicata azione igienizzante grazie alla presenza di bergamotto, e una profonda idratazione grazie alle preziose proprietà nutrienti e addolcenti del miele biologico.

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Con i prodotti Acqua degli Dei vi sentirete dei naviganti proprio come Ulisse. Vi invito, quindi, ad essere #Navigantidioggi ed andare in contro alle difficoltà affrontandole sempre con spirito positivo e con la consapevolezza di chi sa cosa vuole!

Vi invito a scoprire le fantastiche linee Acqua degli Dei qui

Buona Luce

Phil

Sparare o guarire? - Greenpeace ©

Salve ragazzi, oggi Greenpeace ci chiede: cos’è che ti fa sentire al sicuro? Sapere che nel tuo quartiere c’è un ospedale di prim’ordine, o la presenza di sottomarino di ultima generazione attraccato nella più vicina base militare navale?

 

Se ti stai chiedendo cosa c’entrano le due cose insieme, ecco la risposta: un solo sottomarino nucleare equivale al costo per la costruzione di 30 ospedali di medie dimensioni. E in Italia, mentre cerchiamo disperatamente risorse per curarci, riparare le nostre scuole e garantire la sopravvivenza alle famiglie colpite dalla crisi economica, stiamo pagando 859 milioni di euro per l’acquisto di F-35. 

 

Li chiamano investimenti in sicurezza. Ma armi e arsenali possono assicurarci solo altre morti. O nella migliore delle ipotesi, resteranno parcheggiati in un magazzino lontano dagli occhi di tutti. Dietro questa finta idea di sicurezza, si nascondono enormi profitti e la sofferenza per altri popoli. 

 

Che senso ha continuare a spendere questi soldi ora, in cui abbiamo un disperato bisogno di strutture sanitarie e di ridurre l’inquinamento per prevenire altre pandemie e consegnare un Pianeta verde e sicuro alle future generazioni? 

 

Noi chiediamo al nostro Governo ORA di fermare gli investimenti in F35 e altri arsenali militari e investire in salute, istruzione e ambiente. Questa è la sola via d’uscita dalla crisi, non ripetiamo gli errori del passato!
 

 

 


BASTA INVESTIRE IN BOMBE E ARSENALI

Chiedi al nostro governo di investire in salute, lavoro e ambiente 

 
FIRMA LA PETIZIONE

In molti paesi, compresa l’Italia, i fondi spesi nell’industria militare sono molti di più di quelli investiti in istruzione, salute, riconversione energetica.

Anche per questo ad aprile 2020, durante la prima ondata della pandemia, 50 senatori italiani hanno proposto una moratoria di 12 mesi del programma JSF F-35, indirizzando le risorse ad esso destinate per l'anno 2020 (859 milioni di euro) e parte di quelle per l'anno prossimo (747 milioni di euro) verso altri programmi di investimento. La moratoria è stata abbandonata in un cassetto, e non ha mai ricevuto risposta da parte del Ministro Guerini.

La scelta italiana sembra quella di voler continuare ad accrescere il nostro arsenale, per proteggerci da ipotetiche guerre e invasioni.

Ma noi sappiamo che è stato un virus a distruggere il nostro sistema economico e sociale: perché mancano infermieri, insegnanti, operatori sociali e infrastrutture per garantire a tutti di vivere davvero in sicurezza. 

 

E manca una visione del futuro che vogliamo. 

Se il nostro Pianeta continua ad essere distrutto, sovrasfruttato, popolato da guerre, non saremo mai al sicuro.
 

Noi crediamo che sia ancora possibile costruire un mondo più verde e pacifico.
Se ci credi anche tu, prendi posizione ora. Non è troppo tardi.


grazie per il tuo impegno.

Buona Luce

Phil

Un messaggio dall’Oceano Artico - Greenpeace ©

A Settembre il team Greenpeace è tornato a navigare nell’Oceano Artico e mi ha comunicato le parole che seguono:


‘’Ciao Filippo, vorrei scriverti che qui stiamo vedendo maestosi ghiacciai e un ambiente pieno di vita, ma non sarebbe la verità. Quello che stiamo documentando, purtroppo, è la diminuzione del livello del ghiaccio: la vita di migliaia di animali è in pericolo.’’

Non solo: ogni volta che un blocco di ghiaccio si stacca le industrie petrolifere guadagnano nuovi spazi che si aprono per le loro attività estrattive.

I cambiamenti climatici minacciano questo ecosistema unico. Ecco perché abbiamo bisogno di Santuari marini: aree marine libere da ogni attività di sfruttamento. UNISCITI A NOI.

Solo pochi giorni fa, la notizia del distacco di un un enorme blocco di ghiaccio di 100 chilometri quadrati in Antartide, ha fatto il giro del mondo. Nell’Oceano Artico la situazione è ancora più preoccupante: secondo un nuovo studio pubblicato ad agosto l'Artico potrebbe essere completamente privo di ghiaccio in estate entro il 2035.

È più importante che mai agire il prima possibile per proteggere le aree più sensibili dei nostri oceani!


SALVIAMO L'ARTICO CON LE AREE PROTETTE! 

Chiedi la firma di un Accordo globale per gli Oceani. 

 
FIRMA

Stiamo navigando gli oceani da polo a polo da oltre un anno, nelle aree più remote, lontane dalle leggi e dalle giurisdizioni dei singoli stati. Laddove nessuno vede, e gli interessi delle industrie proliferano indisturbati, animali unici come balene e tartarughe sono a rischio.
Siamo qui per proteggere gli oceani, ma non possiamo farcela da soli.

Il Covid ha fermato le riunioni di negoziazione tra stati, che avrebbero reso possibile firmare un accordo per creare una rete di aree marine protette in alto mare, tutelando le aree più sensibili dallo sfruttamento e dalle attività estrattive. Ora questi negoziati possono riprendere ed è più importante che mai farsi sentire. 

Noi continueremo a denunciare, vigilare, documentare e chiedere ai Governi di assumere la responsabilità della protezione degli oceani. 

Vi invito a unirci a noi per chiedere ai leader mondiali di sottoscrivere l’Accordo Globale per proteggere gli Oceani.

Grazie per il tuo impegno.

Buona Luce

Phil.

Claudio Di Mari presenta la sua Accademia di Alta Moda | HASHTAG SICILIA

Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Phil


Uno spettacolo nello spettacolo, quello che si è svolto domenica sera al Museo Diocesano di Catania, dove lo stilista Claudio Di Mari ha presentato la sua nuova Accademia di Alta Moda. Alla presenza degli alunni - che inizieranno i corsi giorno 5 ottobre – e dei partner commerciali, Di Mari ha presentato lo staff di professori che guideranno l’Accademia. Santi Scatà, professore di design della moda, Silvana Matarazzo insegnerà l’armocromia, Filadelfio Templa, invece si occuperà della sezione graphic design, mentre Emanuela Prato sarà la responsabile della sezione brand design della moda. Tra i partner commerciali presenti all’evento c’erano il giovane imprenditore di gioielleria di lusso Salvo BelfioreGiuseppe Grasso per Comer Sud, l’hairstylist Giovanni Ventura e la dottoressa Ylenia Bevelacqua e Mauro Valente per FillMed. Attenzione anche al food and beverage con le aziende Amaro Lumìa e Juice and Food. “Catania città d’arte, di tradizioni e di straordinaria bellezza è anche uno splendido centro dove coltivare talenti, – commenta Di Mari – talenti che altrimenti avrebbero dovuto andare fuori dalla Sicilia per seguire corsi come i nostri. E, invece, noi siamo già riusciti in una piccola impresa: attrarre giovani provenienti da altre regioni”. Di Mari punta tutto sui giovani e sulla sua città d’origine, e dopo aver vestito le più belle spose d’Italia adesso investe sulla formazione di alta moda sartoriale.


Lo stilista catanese, in un momento così difficile per il nostro paese e per l’economia globale, ha deciso di gettare il cuore oltre l’ostacolo e creare quello che in Sicilia ancora manca, una delle pochissime scuole tecniche presenti nel Sud Italia. L’edificio si trova in via Musumeci, a pochi passi da piazza Trento e dal Corso Italia e al suo interno c’è uno styling lab, una biblioteca, spazi interni flessibili, aule e aree dedicate al relax e alla comunicazione. Ad affiancare Di Mari, ci saranno degli straordinari professionisti del settore (non solo siciliani). “Sono felice di poter creare nella mia terra questa nuova realtà, scegliendo di non spostarmi nelle città famose per la moda (dove tra l’altro sarebbe anche più facile fare impresa). È rischioso, ma allo stesso tempo mi entusiasma perché il voler osare mi ha sempre portato fortuna in tutta la mia carriera. Obiettivo: creare una nuova generazione dei talenti a sostegno del made in Italy”. E dopo la presentazione, la festa si è spostata in terratta con una vista mozzafiato su Catania e sui suoi monumenti. Il sassofonista Daniele Vitale, artista internazionale che con i suoi 3 milioni di followers, uno dei Saxman più famosi e apprezzati in tutto il mondo, ha intrattenuto il pubblico di influencers, talent, blogger e giornalisti. A lui si è unito il quartetto Rondò, formato da bravissime violiniste catanesi che hanno accompagnato lo spettacolo di danza acrobatica. Tra i talent nazionali, la modella e influencer Federica Calemme e il blogger e fotografo Filippo Fattoruso.





Inaugurata l’Accademia Alta Moda dello stilista catanese Claudio Di mari | L'Urlo


Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Phil.



Uno spettacolo nello spettacolo, quello che si è svolto domenica sera al Museo Diocesano di Catania, dove lo stilista Claudio Di Mari ha presentato la sua nuova Accademia di Alta Moda. Alla presenza degli alunni - che inizieranno i corsi giorno 5 ottobre – e dei partner commerciali, Di Mari ha presentato lo staff di professori che guideranno l’Accademia. Santi Scatà, professore di design della moda, Silvana Matarazzo insegnerà l’armocromia, Filadelfio Templa, invece si occuperà della sezione graphic design, mentre Emanuela Prato sarà la responsabile della sezione brand design della moda. Tra i partner commerciali presenti all’evento c’erano il giovane imprenditore di gioielleria di lusso Salvo BelfioreGiuseppe Grasso per Comer Sud, l’hairstylist Giovanni Ventura e la dottoressa Ylenia Bevelacqua e Mauro Valente per FillMed. Attenzione anche al food and beverage con le aziende Amaro Lumìa e Juice and Food. “Catania città d’arte, di tradizioni e di straordinaria bellezza è anche uno splendido centro dove coltivare talenti, – commenta Di Mari – talenti che altrimenti avrebbero dovuto andare fuori dalla Sicilia per seguire corsi come i nostri. E, invece, noi siamo già riusciti in una piccola impresa: attrarre giovani provenienti da altre regioni”. Di Mari punta tutto sui giovani e sulla sua città d’origine, e dopo aver vestito le più belle spose d’Italia adesso investe sulla formazione di alta moda sartoriale.



Lo stilista catanese, in un momento così difficile per il nostro paese e per l’economia globale, ha deciso di gettare il cuore oltre l’ostacolo e creare quello che in Sicilia ancora manca, una delle pochissime scuole tecniche presenti nel Sud Italia. L’edificio si trova in via Musumeci, a pochi passi da piazza Trento e dal Corso Italia e al suo interno c’è uno styling lab, una biblioteca, spazi interni flessibili, aule e aree dedicate al relax e alla comunicazione. Ad affiancare Di Mari, ci saranno degli straordinari professionisti del settore (non solo siciliani). “Sono felice di poter creare nella mia terra questa nuova realtà, scegliendo di non spostarmi nelle città famose per la moda (dove tra l’altro sarebbe anche più facile fare impresa). È rischioso, ma allo stesso tempo mi entusiasma perché il voler osare mi ha sempre portato fortuna in tutta la mia carriera. Obiettivo: creare una nuova generazione dei talenti a sostegno del made in Italy”. E dopo la presentazione, la festa si è spostata in terratta con una vista mozzafiato su Catania e sui suoi monumenti. Il sassofonista Daniele Vitale, artista internazionale che con i suoi 3 milioni di followers, uno dei Saxman più famosi e apprezzati in tutto il mondo, ha intrattenuto il pubblico di influencers, talent, blogger e giornalisti. A lui si è unito il quartetto Rondò, formato da bravissime violiniste catanesi che hanno accompagnato lo spettacolo di danza acrobatica. Tra i talent nazionali, la modella e influencer Federica Calemme e il blogger e fotografo Filippo Fattoruso.




 

Claudio Di Mari presenta la sua Accademia di Alta Moda | CATANIA TODAY

 
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Phil



Uno spettacolo nello spettacolo, quello che si è svolto domenica sera al Museo Diocesano di Catania, dove lo stilista Claudio Di Mari ha presentato la sua nuova Accademia di Alta Moda. Alla presenza degli alunni - che inizieranno i corsi giorno 5 ottobre – e dei partner commerciali, Di Mari ha presentato lo staff di professori che guideranno l’Accademia. Santi Scatà, professore di design della moda, Silvana Matarazzo insegnerà l’armocromia, Filadelfio Templa, invece si occuperà della sezione graphic design, mentre Emanuela Prato sarà la responsabile della sezione brand design della moda. Tra i partner commerciali presenti all’evento c’erano il giovane imprenditore di gioielleria di lusso Salvo Belfiore, Giuseppe Grasso per Comer Sud, l’hairstylist Giovanni Ventura e la dottoressa Ylenia Bevelacqua e Mauro Valente per FillMed. Attenzione anche al food and beverage con le aziende Amaro Lumìa e Juice and Food. “Catania città d’arte, di tradizioni e di straordinaria bellezza è anche uno splendido centro dove coltivare talenti, – commenta Di Mari – talenti che altrimenti avrebbero dovuto andare fuori dalla Sicilia per seguire corsi come i nostri. E, invece, noi siamo già riusciti in una piccola impresa: attrarre giovani provenienti da altre regioni”. Di Mari punta tutto sui giovani e sulla sua città d’origine, e dopo aver vestito le più belle spose d’Italia adesso investe sulla formazione di alta moda sartoriale.



Lo stilista catanese, in un momento così difficile per il nostro paese e per l’economia globale, ha deciso di gettare il cuore oltre l’ostacolo e creare quello che in Sicilia ancora manca, una delle pochissime scuole tecniche presenti nel Sud Italia. L’edificio si trova in via Musumeci, a pochi passi da piazza Trento e dal Corso Italia e al suo interno c’è uno styling lab, una biblioteca, spazi interni flessibili, aule e aree dedicate al relax e alla comunicazione. Ad affiancare Di Mari, ci saranno degli straordinari professionisti del settore (non solo siciliani). “Sono felice di poter creare nella mia terra questa nuova realtà, scegliendo di non spostarmi nelle città famose per la moda (dove tra l’altro sarebbe anche più facile fare impresa). È rischioso, ma allo stesso tempo mi entusiasma perché il voler osare mi ha sempre portato fortuna in tutta la mia carriera. Obiettivo: creare una nuova generazione dei talenti a sostegno del made in Italy”. E dopo la presentazione, la festa si è spostata in terratta con una vista mozzafiato su Catania e sui suoi monumenti. Il sassofonista Daniele Vitale, artista internazionale che con i suoi 3 milioni di followers, uno dei Saxman più famosi e apprezzati in tutto il mondo, ha intrattenuto il pubblico di influencers, talent, blogger e giornalisti. A lui si è unito il quartetto Rondò, formato da bravissime violiniste catanesi che hanno accompagnato lo spettacolo di danza acrobatica. Tra i talent nazionali, la modella e influencer Federica Calemme e il blogger e fotografo Filippo Fattoruso.




MARRAKESH