Parigi, di nuovo


48 ore a Parigi significa pausa pranzo da Dior, due passi a Rue Saint-Honorè, una notte sotto la Torre Eiffel e colazione veloce da YSL o cioccolata calda da Angelina al Louvre. Di corsa al Pont des Arts, una pausa dolce da Cedric Grolet Opera o un brunch al Ritz e ancora un saluto a Notre Dame o al Moulin Rouge. Come souvenir una baguette e quel senso unico che ti può lasciare solo questa città.


Qui il carosello con tutte le foto.

Mi sento un albero in autunno.



Resisto al vento, alla pioggia, al freddo, al caldo, al sole, allo smog. Mi sento forte e robusto eppure sto perdendo le foglie. Tante foglie.

Conosco benissimo le potenzialità del mio tronco, dei rami e delle radici e so anche chiaramente che è solo un altro autunno, che tornerà la primavera e ricresceranno fiori e frutti e saranno bellissimi. So anche potrei essere sradicato da qui e crescere meglio altrove. Ma intanto perdo foglie. Tante foglie.

Scrivo questo flusso di coscienza in un pomeriggio di fine ottobre, mentre perdo qualche altra foglia per le pesanti giornate, ma guardo verso la primavera o aspetto di essere sradicato, mentre mi godo pacificamente questo periodo dai colori caldi e profondi che alla fine mi piace tanto. 

Non vi auguro di essere sempreverdi; continuamente felici, invincibili, superficiali e mai deboli è senza empatia ed è noioso. Vi auguro di perdere tante foglie e ricrescere ogni volta più vigorosi e unicamente belli. 

Festa della Pasta 2023: a Gragnano si festeggiano 10 anni di riconoscimento IGP



Con un ritardo vergognoso recupero il post di due dei lavori più belli di settembre: la mia seconda edizione di #GragnanoCittàdellaPasta e alcuni dei miei scatti pubblicati su @lacucinaitaliana


Ci siamo lasciati lo scorso anno con in bocca ancora quello speciale sapore di Pasta di Gragnano IGP; quest’anno - con il decennale del riconoscimento IGP - è stato ancora più speciale e ahimè mi sono dovuto sacrificare nell’assaggiare tanti nuovi piatti.🥲

Ospiti, convegni, chef del territorio con ricette della tradizione e piatti stellati. Un percorso arricchito di spettacoli e artisti di strada. Insomma tre giorni di semola, acqua e felicità.

Un’attenzione all’ambiente in ogni scelta e una sinergica collaborazione hanno portato alla realizzazione di una Festa della Pasta che diventa sempre più social (e qui c’è anche il mio zampino), più inclusiva e più internazionale.

Qui un carosello con alcuni dei miei momenti preferiti.










MARRAKESH