Festa della Pasta 2023: a Gragnano si festeggiano 10 anni di riconoscimento IGP



Con un ritardo vergognoso recupero il post di due dei lavori più belli di settembre: la mia seconda edizione di #GragnanoCittàdellaPasta e alcuni dei miei scatti pubblicati su @lacucinaitaliana


Ci siamo lasciati lo scorso anno con in bocca ancora quello speciale sapore di Pasta di Gragnano IGP; quest’anno - con il decennale del riconoscimento IGP - è stato ancora più speciale e ahimè mi sono dovuto sacrificare nell’assaggiare tanti nuovi piatti.🥲

Ospiti, convegni, chef del territorio con ricette della tradizione e piatti stellati. Un percorso arricchito di spettacoli e artisti di strada. Insomma tre giorni di semola, acqua e felicità.

Un’attenzione all’ambiente in ogni scelta e una sinergica collaborazione hanno portato alla realizzazione di una Festa della Pasta che diventa sempre più social (e qui c’è anche il mio zampino), più inclusiva e più internazionale.

Qui un carosello con alcuni dei miei momenti preferiti.










Lucky Dior: La delicatezza delle note di mughetto.

 

Christian Dior, oltre agli abiti e ai bagni in vasca (da dove nascevano le sue meravigliose idee) amava i fiori; tra i suoi preferiti il mughetto. Lo acquistava a Parigi, altri, come il gelsomino, li coltivava a Grasse. Monsieur

Dior aveva un rapporto speciale con i profumi e con la sorella, Catherine, tanto da dedicarle la sua prima fragranza: Miss Dior del 1947.

-Oggi- Lucky, è la firma olfattiva della buona sorte, una fragranza che si affida ai fiori bianchi e alle note di mughetto, quello tanto amato da Christian Dior del quale poco più di 2 anni fa, me ne sono innamorato.

Matera: tra sassi, terme romane e piatti stellati


Tutto accadde lo scorso agosto. Un’improvvisa partenza per Matera, una cena stellata, le antiche terme romane sotterranee, dove io (proprio io) mi sono avventurato immergendomi in quelle grotte blu, e poi i sassi, i meravigliosi sassi, l’amaro lucano il suo museo, un letto nelle pietre e il caffè leccese, il mio preferito in estate (forse anche in inverno). Lascio descrivere tutto a una piccola serie di foto.
















Erice, un gioiello di Sicilia



Erice è una città incantevole situata sulla cima di una montagna nella provincia di Trapani, in Sicilia. Conosciuta anche come "la città dei templi", Erice è un luogo ricco di storia e fascino che stupisce i visitatori con la sua architettura medievale e le sue strade acciottolate.

La storia di Erice risale all'antica civiltà dei Elimi, un popolo preistorico che si stabilì in questa zona intorno al XII secolo a.C. Successivamente, la città fu conquistata dai Fenici, dai Greci e dai Romani, che lasciarono un'impronta indelebile sulla sua cultura e sul suo patrimonio.

Una delle attrazioni principali di Erice è il Castello di Venere, un'imponente fortezza normanna che domina la città. Costruito nel XII secolo, il castello offre una vista mozzafiato sulla costa e sulle isole circostanti. Al suo interno si trovano anche i resti di un tempio dedicato alla dea Venere, da cui prende il nome.

Le strade di Erice sono un labirinto di vicoli pittoreschi, case in pietra e negozi di artigianato locale. La città è famosa per la sua pasticceria tradizionale, in particolare per i dolci a base di mandorle, come i famosi "genovesi" e i "cassatelle". Io ho visitato la unica e sola Maria Grammatico, dove ho avuto l'onore di poter accedere al laboratorio artigianale durante la produzione delle genovesi. Dovete assolutamente abbinarci il suo latte di mandorla.




Erice è anche sede di importanti eventi culturali, come il Festival Internazionale di Musica Antica, che si tiene ogni anno nel mese di agosto. Durante il festival, la città si anima di concerti, spettacoli teatrali e mostre d'arte, attirando artisti e appassionati da tutto il mondo.

Ma Erice non è solo storia e cultura, è anche un luogo di grande bellezza naturale. I suoi panorami mozzafiato, con il mare cristallino e le colline verdi che si estendono all'orizzonte, sono un vero spettacolo per gli occhi.

Erice è una città che a me ha incantato con la sua storia millenaria, la sua architettura medievale e la sua bellezza naturale. Visitare questa città significa immergersi in un'atmosfera unica, fatta di tradizioni antiche e di autenticità. Erice è un gioiello della Sicilia che merita di essere scoperto e apprezzato.


Cetara: il mio piccolo porto del cuore



Cetara è un affascinante borgo marinaro situato sulla Costiera Amalfitana, in provincia di Salerno. Questo pittoresco porto è noto per la sua tradizione di pesca e per la produzione di colatura di alici, un condimento pregiato e tipico della zona.

La storia di Cetara risale all'epoca romana, quando era un importante centro di produzione di garum, una salsa di pesce molto apprezzata nell'antichità. Nel corso dei secoli, il villaggio ha mantenuto la sua vocazione di pesca, con una flotta di piccole barche colorate che solcano le acque del Mar Tirreno ogni giorno.

Una delle attrazioni principali di Cetara è il suo piccolo porto, con le barche dei pescatori che si riflettono sulle acque cristalline. Qui è possibile assistere all'arrivo dei pescatori con il loro pescato fresco e probabilmente acquistare direttamente dal molo il pesce appena pescato. È un'esperienza autentica che permette di entrare in contatto con la tradizione e la cultura locale.

Cetara è anche famosa per la sua produzione di colatura di alici, un condimento unico e pregiato. La colatura di alici è ottenuta dalla fermentazione delle alici in salamoia, seguita da una lenta filtrazione. Il risultato è una salsa dal sapore intenso e salato, perfetta per arricchire i piatti di pasta, le insalate e i piatti di pesce.

Questa piccola città è la casa di uno dei miei ristorante preferiti: "Al Convento" dello chef Pasquale Torrente. Mi fermo qui sia a pranzo che a cena sia in inverno sia in estate. Per me è come essere a casa grazie anche alla disponibilità dello staff. Ovviamente si comincia sempre con pane burro e alici, il resto dei piatti dovete venire a scoprirli direttamente qui!




Oltre alla pesca e alla produzione di colatura di alici, Cetara offre anche una splendida spiaggia di ciottoli, ideale per rilassarsi e godersi il sole. Le acque cristalline invitano a fare un tuffo e a praticare sport acquatici come il kayak.

Il centro storico di Cetara è caratterizzato da stradine strette e tortuose, con case colorate e balconi fioriti. Qui è possibile passeggiare tra le botteghe artigiane, i ristoranti di pesce e i bar caratteristici, assaporando la vera atmosfera di un autentico villaggio di pescatori.

Cetara è anche un punto di partenza ideale per esplorare la Costiera Amalfitana, con le sue città affascinanti come Amalfi, Positano e Ravello. È possibile raggiungere queste località in auto, autobus o in barca, godendo di panorami mozzafiato lungo la strada.

Aprile 2023


Cetara è un gioiello nascosto della Costiera Amalfitana, un luogo autentico e affascinante che incanta con la sua tradizione di pesca, la produzione di colatura di alici e la sua bellezza naturale. Visitare Cetara significa immergersi in una cultura millenaria e scoprire i sapori autentici della cucina locale. È un luogo che merita di essere esplorato e apprezzato per la sua autenticità e la sua bellezza senza tempo.

Ovviamente qui è possibile anche godersi una giornata di mare sia sulle spiagge libere che lidi attrezzati. Io vi consiglio "La Torretta". Qui è compresa anche la navetta gratuita tramite mare che vi riporta al porto di Cetara (dove c'è il parcheggio principale e le altre attrazioni/ristoranti di cui vi ho parlato).







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Qualche onomastico fa alcuni tra i miei più cari amici mi
regalarono una serie di cosette carine tra cui un libro.

Un libro di storie e frasi, lo lessi in un giorno. Preferisco scrivere che leggere. Ammetto di leggere molto poco. Ecco allora l’ennesimo influencer che si crede autore mi direte. Per niente. Mi piace scrivere come mi piace fotografare. Questo libro però, lo lessi in un giorno.

Vi auguro di poter condividere - mantenendo le cose più intime per se - tutto quello che potete perché senza condivisione la nostra vita è come un chiodo in attesa del quadro.

È dal 2012 che sono iscritto a questo social e credo proprio che la condivisione mi abbia portato a creare un quadro bellissimo e non parlo solo del feed.

La mia tela la immagino molto grande con colori vivaci e pennellate decise come le Nozze di Cana di fronte la Gioconda.

Se siete mai stati al Louvre avrete sicuramente notato che tutti si affrettano a vedere l’opera di Da Vinci, ma basta voltarsi per ammirare tele più grandi e interessanti.

Siate la tela grande non la famosa.

Acquario di Genova, Cinque Terre e Portofino



Da bambino, per la mia prima cameretta, chiesi ai miei genitori se potessero applicare sulle pareti dei delfini.

Ricordo che fecero anche di più. La mia camera aveva il colore del mare e al centro c’era un bellissimo disegno, che seguiva tutto il perimetro della camera, raffigurante uno scenario marino (ovviamente con dei delfini); anche il lampadario, la sveglia e l’acchiappasogni avevano la forma di questi animali.

Morale della favola? Ci ho dormito pochissimo perché preferivo stare con nonna, ma quella camera (tranne per il lampadario) è rimasta così tutt’ora.

Questi fantastici animali mi hanno accompagnato in qualche modo nella mia crescita. Li ho sempre trovati affascinanti ed è risaputo che i delfini sono super intelligenti e di natura sociale.

Insomma tutto questo per dirvi che quello che vedete in foto è semplicemente me incantato nel poter stare così vicino a loro (come avete visto nelle Story - e in questo carosello c’è il video - uno mi ha anche salutato).

In ogni caso qui un carosello di altri momenti sparsi tra Genova, dove ci sono anche tante altre cose da vedere tipo la Biosfera o il centro città, e le Cinque Terre. Io ho visto Monterosso e Vernazza, super carine. Ora però lascio parlare - come sempre - le foto. In caso mi cercate, sono al padiglione dei delfini.

PS: a meno di 1 ora di treno da Genova potete raggiungere Portofino, andateci! 






















Certosa di Padula



Voi a che altezza vi sentite?

Come definite la vostra vita? La vedere come una salita? Una linea continua? Una montagna? Una scala? Altro?

Recentemente ho visitato la Certosa di Padula e mi sono imbattuto in questa scala a chiocciola senza protezioni ne uno scorrimano.

Questa immagine mi ha portato subito alla mente il concetto: la vita è bellissima, inondata di luci ma anche di ombre proprio come la scala in foto ma è meno facile innamorarsi della salita.

Scalare è difficile, si ci può imbattere in alcune persone che aiutano nel percorso, altre che occupano troppo spazio da impedirti di continuare, si possono trovare anche gradini rotti, e senza protezioni, si rischia spesso di inciampare se non addirittura cadere.

Il gradino d’invito è sempre piacevole e ci vorranno anni e anni per arrivare a quello di sbarco; ma nel frattempo credo che tutto questo rimanga un percorso straordinario.

Nonostante la vita mi ha spesso condotto a piani molto alti ho capito cosa significa cadere e ho messo in conto di inciampare di nuovo. A poco più di 27 anni credo ci siano tanti altri piani da visitare e tante altre scale da percorrere.

Vi auguro di innamorarvi di ogni piano a cui approderete, ma intanto: Voi a che altezza vi sentite?

Tutto Food - Milano 2023



Tutto Food Milano 2023 e la mia attività di Account Manager e Content Creator x Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP. Qui alcuni dei momenti di 4 giorni immerso tra la semola di grano duro, il latte di bufala e le eccellenze e novità food di tutto il mondo!






Cetara


Anche se dall’espressione non sembra, qui ero molto felice! Anche oggi lo sono. Ho anche preso 30 al mio ultimo esame. Una gioia, ogni tanto.

Domani comunque lo sarò di meno. Già lo so? Già ora? Sì. Non so se vi capita, ma le cose le sento già ore prima. Qualcuno direbbe “se tu stesso a tirarti la sfiga addosso” e invece no, delle cose le senti proprio. Domani è venerdì e di solito il venerdì è bello, il giorno della settimana più atteso, ma il mio ultimo venerdì è stato terrificante purtroppo.

Come dicevo, mi piace molto questa foto perché alla fine Cetara mi mette molta tranquillità quella che mi comincia a mancare di sera, dopo le 18:00 quando i pensieri cominciano di nuovo a prendere il sopravvento; perché alle 18:00? Non lo so, ma è così!

In realtà io odio il traffico - e a Cetara ce n’è tanto - però una volta riusciti ad arrivare e magari pranzare - dove c’è uno dei miei ristoranti preferiti - ti senti in pace. Sono sempre molto grato per questi momenti.

Per me è stato - e lo è tutt’ora - un periodo burrascoso, fatto di scelte, di novità e di perdite. Spero che voi possiate passare un periodo migliore al momento e che per voi domani sia il venerdì piacevole, quello che preannuncia il weekend, il giorno più atteso della settimana.

Io domani proverò a viverlo proprio così, come il venerdì che preannuncia il weekend quello leggero, spensierato, del quale trascorrere una bella giornata, tipo sarebbe bello andare a Cetara!

MARRAKESH