Mancano meno di cinque giorni a Natale.
Sono molto impegnato con il lavoro tanto da non riuscire nemmeno ad organizzarmi per fare i regali, eppure mi ritrovo a scrivere questo articolo alle 23:00 passate del 20 Dicembre 2019. Questa volta però, non sono qui a proporvi un nuovo prodotto o dirvi l'ultima sul qualche evento Fashion a cui sono stato ospite, mi sento piuttosto nella posizione di esporvi un qualcosa di - relativamente - più importante e ad essere onesto mi mancava farlo. Mi riferisco a quei Blogpost sulla vita personale, sui sentimenti e punti di vista da condividere, quegli articoli che scrivevo di più su questo mio diario 2.0 (alcuni nemmeno mai pubblicati online) e che non stancherò mai di aggiornare nonostante si dica: "oggi nessuno legge più i Blog" [a me non risulta]. Tempo fa avevo anche fatto un sondaggio nelle stories di Instagram chiedendovi cosa vi sarebbe piaciuto di più sapere tra informazioni sui viaggi o qualcosa di più intimo e considerato che, ha vinto palesemente la seconda opzione, ne approfitto per parlarvene ora!
Non voglio sembrare melodrammatico ma nonostante l'agenda piena e il filare di questo periodo sento in me una sorta di impedimento, un freno che non mi fa andare avanti serenamente, un tarlo che ho da qualche giorno ormai. Un grattacapo, che tiene bloccato il fluire dei miei pensieri ed una voce che mi dice che questa volta devo scrivere quello che sento e condividerlo con voi (volevo farlo già da molto prima); da Ariete ascendente Bilancia, qualsiasi cosa io decida di fare è come se fosse per me un dovere ed essendo una persona molto meticolosa (nell’ultimo periodo lo sono diventato ancor di più) non riesco a vivere serenamente la gioia di questi giorni senza mettere nero su bianco quest pensieri!
La mia vita è cambiata velocemente in meno di un anno, ci sono stati alti e bassi, problemi familiari, personali, qualche piccola soddisfazione e poi di nuovo delusioni lavorative e interpersonali, durante il 2019 ho studiato in un'accademia, ho letto qualche libro, e approfondito sul mio lavoro; ho passato l'estate tra l’Italia e la Francia, ho trascritto testi e analizzato alcuni argomenti di arte, ho provato a dipingere di nuovo ed ho ripreso anche la musica che - come un po' per tutti - mi tiene compagnia nei momenti giù di corda. Sono stato cullato in questo involucro per qualche mese poi, uscito da questa bolla di depressione mista ad una beatitudine forzata, ho messo in pratica le dispense che ho studiato prima e durante l’estate e mi sono di nuovo reinventato, ho ricominciato a lavorare con ancora più precisione e ripreso a viaggiare, e appena rinsavito, mi sono chiesto: dove sono i miei amici?
In montagna, con il sole cocente di Luglio, mentre sfogliavo pagine sul Romanticismo, approfondivo lo studio di Yellow-Red-Blue di Kandinskij o leggevo un libro di André Aciman mi chiedevo: ma dove sono i miei amici?
Mentre prenotavo i treni o mi dannavo per un nuovo progetto, mentre scattavo foto e passavo il weekend a casa o a viaggiare da solo mi sono chiesto: dove sono i miei amici?
In questi giorni, tra la musica natalizia, l’odore delle caldarroste, luci di ogni tipo sparse per le città e il “a Natale siamo tutti più buoni” che riecheggia nell'aria, mi chiedo: dove sono i miei amici?
Chi mi conosce di persona dovrebbe sapere che mi sto sforzando a scrivere tutto ciò e che a me non piace parlare di questa tipologia di argomenti sui social per l'appunto, infatti mai avete visto una mia stories in cui lamento qualche problema sopra citato o tweet e aggiornamenti di stato Facebook con frasi velenose e foto alla Tumblr e onestamente non tollero nemmeno chi lo fa. Come non capisco chi pur di raccontare qualcosa vi inserisce qualche #suppliedby solo per ribadire il fatto che oggi non si può comunicare o condividere un contenuto senza avere un minimo in cambio; di certo non voglio essere io l'ipocrita in quanto con i social ci lavoro ma è da chiarire che non userò mai le community a cui sono iscritto con secondi fini e nonostante mi sforzi a dare sempre un’immagine reale di me e della mia vita è anche vero che pubblico solo contenuti che siano adatte alla cromia del feed e/o all'azienda di cui voglio parlare (che siano essi #gifted, #ad o #compratodamestesso è indifferente) come non pubblico qualcosa che non è coerente con una mia idea a meno che non si tratti di un viaggio per me importante; in ogni caso quello che ci tengo a sottolineare è che non mi vedrete mai esibirmi con foto in lacrime - perchè i momenti di merda li abbiamo tutti - oppure stories in cui commento qualche situazione se non lavorativa, in quanto credo che ci siano dei momenti di silenzio che vanno rispettati e non condivisi. Apprezzo chi lo fa e il mio non è un "rimprovero" ma credo che bisogna tracciare una linea tra quello che è il mondo personale e quello social.
Rimanendo tuttavia coerente, devo anche ammettere che parlarne adesso sul Blog non è poi così diverso, ma la differenza è che questo è un diario che lascio aperto a tutti (un pò come i social è vero) però qui si vuole discutere e far riflettere di un caso generale e non singolo, quello - come detto - va custodito gelosamente! Infatti, quello che sto affrontando oggi è il tema dell’amicizia a grandi linee e non il singolo rapporto che ho, o ho avuto con le persone che vedete sia sparse in queste foto sia tutte quelle persone che sono entrate a far parte della mia cricca viaggiando o per via del mio lavoro. In questo caso appaiono spesso gli stessi volti solo perchè ho voluto raccogliere di proposito momenti belli e genuini di quando non ero nemmeno io così preso da tutte quelle cose che sostanzialmente ci hanno diviso ma questo non vuol dire che anche le altre amicizie finite - e che magari oggi non vengono mostrate attraverso immagini - non siano state ugualmente importanti!
Se sei arrivato/a a leggere fino a qui è proprio questo che ti starai chiedendo: perchè ci sono queste foto allegate al blogpost? (tra l’altro con un giovane me molto discutibile ma sicuramente più allegro!) *Attenzione sono ugualmente felice ora, ma sono cresciuto e la gioia assume forme diverse con il passare degli anni; rispondo alla domanda subito dopo.
Sono dell’idea che quando finisce un rapporto di amicizia, la cosa più intelligente da fare è venerare il ricordo o i ricordi più belli di quel rapporto. Chiaramente io ho molte più foto-ricordo di questi sei vecchi scatti e come anticipato prima, anche qualche (ex)amico in più, del quale potrei spendere qualche parola ma ho scelto, da uno dei miei archivi, sei momenti che ricordo volentieri e che altrettanto volentieri volevo mostrare anche a tutti voi (le foto sono posizionate in ordine sparso). La maggior parte delle persone che vedete in queste immagini, io non le sento più, ogni tanto le penso, altrimenti non le avrei rese protagoniste di un blogpost dove parlo di amicizia, ma non le sento ormai da tempo e sono praticamente tutte fuori dalla mia vita, non mi telefonano o scrivono da non so quanto tempo ed io lo stesso!
Con qualcuno ci ho fatto le elementari, quei rapporti che si ci vede a scuola, dopo scuola, per giocare e per uscire la sera, la stessa monotonia tutti i giorni per anni ma che poi, quando le strade si dividono, spariscono come la carrozza di cenerentola a mezzanotte. Poi ci sono quelle amicizie che si sono costruite con il tempo, con gli anni, proprio come un iceberg, le quali fondamenta potrebbero essere ancora forti ma la parte superiore si è ormai disgregata e più passa il tempo e più quella amicizia sarà sciolta del tutto proprio come sta succedendo ai nostri ghiacciai, proprio come sta succedendo alla mia amicizia con quelle persone. Infine ci sono quelle amicizie che cominciano lente ma nel giro di alcuni mesi diventano super intime con quella persona ci dormi, ci mangi, fai la doccia insieme, organizzi viaggi ma quando meno te lo aspetti ritorna di nuovo la magia Disney ed è tutto sparito, le chiamate diventano una ogni due settimane, poi una al mese, e poi il silenzio più totale!
Come ho detto qualche riga più su, non starò qui a prendere i casi singoli, ne voglio commentarli, sono qui proprio a ricordare - invece - i momenti belli. Vi invito a fare questo esercizio, pensate alle cose positive delle persone che non ci sono più nella vostra vita, vi sentirete meglio e non ci sarà nessun tipo di rancore ne la necessità che ci rientrino. Io stesso sono uscito dalla vita di alcune di queste persone e di altre che non sono nelle foto, cosi come molte altre ancora hanno deciso di uscire dalla mia. Trovo che sia un ciclo assolutamente giusto. Si cresce, si cambia, ti rendi conto che l’amico che conoscevi da sempre è cambiato, le abitudini dell’altra tua migliore amica sono diverse e quindi la vostra amicizia andrà a scemare e quell’amico che credevi eterno frequenta tutt’altra vita e appoggia ideologie diverse dalle tue, per non parlare delle rotture a causa di invidia o di incomprensioni (sopratutto lavorative) perchè sposteremo l’argomento ancora di più e su cause più futili a mio avviso, producendo ulteriore CO2 inutilmente!
Quello che posso dirvi è che quando cominciate a subire questi silenzi parlatene sempre con la persona interessata ma voglio anche dirvi che se una persona decide di uscire dalla vostra vita o viceversa, e non c'è un chiaro argomento da presentare al confronto, credo che non c’è bisogno nemmeno di tutto questo discutere ne c'è il bisogno di giustificarvi con qualcuno. Il “volevo scriverti” non è uguale al “ti ho scritto” così come non basta dire “scusami se non ci sono più come prima, ma ti ho pensato”
Voi che tipologia di amicizia avete instaurato con vostri miglior amici o in che rapporti siete con gli ex amici? Com’è andata o come va tra di voi? Anche questa volta mi piacerebbe confrontarmi con voi e se posso aiutarvi in qualche modo potete scrivermi sempre alla mia e-mail principale fattorusofilippo@gmail.com leggerò tutte le vostre esperienze!
PS: La morale di questa storia è che il nostro migliore amico rimane noi stessi. Se riusciamo a sopravvivere in armonia con questo bff (best friend forever) allora possiamo avere tutti gli amici che vogliamo. Amor proprio, amore verso l’altro e amore anche verso chi non c’è più!
Buona Luce
Phil
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